1Che cosa è il nuovo ecobonus contenuto nel Decreto Rilancio?
Detto anche Super bonus 110%, è un provvedimento che vuole imprimere una fortissima accelerazione all’attività di riqualificazione edilizia in brevissimo tempo indirizzandola verso la cosiddetta transizione energetica. In parallelo è previsto il sisma bonus 110% finalizzato alla riduzione del rischio sismico degli edifici di buona parte d’Italia.
2Dove trovo il provvedimento?
E’ contenuto nel Decreto-Legge 19 maggio 2020, n. 34, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 128 del 19 maggio, che è entrato subito in vigore. Il provvedimento contiene misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociale connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19.
3Quali sono gli obiettivi dell’ Ecobonus 110 %?
Creare occupazione e riqualificare dal punto di vista energetico il patrimonio immobiliare, in particolare i condomini e le case unifamiliari di proprietà. Sono milioni di edifici che in genere rappresentano dei veri e propri buchi energetici. Se l’operazione avrà successo, si otterranno edifici energeticamente più efficienti, meno inquinanti e più confortevoli. Un effetto non secondario dell’operazione è l’incremento di valore dell’immobile.
4Quali sono gli strumenti di lancio dell’ecobonus 110 %
Sono gli articoli 119 e 121 contenuti nel Decreto-Legge Rilancio:
– Art. 119 Incentivi per efficientamento energetico, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici.
-Art. 121 Trasformazione delle detrazioni fiscali in sconto sul corrispettivo dovuto e in credito d’imposta cedibile.
5Che cosa prevede l’articolo 119?
Sono state introdotte delle modifiche. Vai alle nostre FAQ del 25/05/21 per leggere gli aggiornamenti
Contempla l’innalzamento delle agevolazioni per alcuni interventi già previsti dell’ecobonus e del sismabonus fino al 110% delle spese documentate, e sostenute tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021, con possibilità per:
- Persone fisiche (compresi familiari dei proprietari e conviventi, a patto di essere loro a sostenere le spese di riqualificazione)
- Condomini
- IACP
- Cooperative di aggregazione
- Enti senza scopo di lucro per l’utilità sociale
- Associazioni sportive dilettantistiche
- Di detrarre tale 110% dalle proprie tasse in 5 anni di tempo.
6Che cosa dice l’articolo 121?
7Cosa vuol dire detrazione al 110 per cento?
Il bonus 110 %, ti permette di detrarre una cifra superiore a quella spesa.
L’incentivo copre infatti il 110 per cento dell’importo.
In un caso ideale, se spendi 10.000 € , avrai una detrazione pari a 11.000 €.
8In quale periodo di tempo vanno eseguiti i lavori per poter accedere all’ ecobonus 110 %
9Chi può beneficiare dell’ecobonus 110 %
- Persone fisiche (compresi familiari dei proprietari e conviventi, a patto di essere loro a sostenere le spese di riqualificazione)
- Condomini
- IACP
- Cooperative di aggregazione
- Enti senza scopo di lucro per l’utilità sociale
- Associazioni sportive dilettantistiche
10Cosa si intende per condomini nel nuovo ecobonus?
Sulla base dei precedenti chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate, per condominio si intende qualsiasi edificio, anche senza amministratore, diviso in diverse unità abitative autonome, dotate di determinate caratteristiche; in particolare di parti comuni.
11A quali edifici si applica?
L'agevolazione
É applicabile:
- Prime e seconde case in condominio
- Prime e seconde case unifamiliari.
- Unità interne a edifici plurifamiliari (a patto che abbiano ingresso privato e siano indipendenti).
L'agevolazione NON riguarda le unità immobiliari appartenenti alle categorie catastali:
-
- A/1: abitazioni di tipo signorile;
- A/8: Abitazioni in ville;
- A/9: castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici.
Se possiedi una seconda, terza, quarta casa, potrai beneficiare degli incentivi solo su
2 unità a tua scelta.
12A quali edifici non si applica?
L'agevolazione NON riguarda le unità immobiliari appartenenti alle categorie catastali:
-
- A/1: abitazioni di tipo signorile;
- A/8: Abitazioni in ville;
- A/9: castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici.
Se possiedi una seconda, terza, quarta casa, potrai beneficiare degli incentivi solo su
2 unità a tua scelta.
13Quali interventi complessivi sono necessari per ottenere l’ecobonus 110 %?
Gli interventi inclusi nel bonus sono:
- Coibentazione con isolamento a cappotto
- Sostituzione degli impianti di riscaldamento, raffrescamento o fornitura di acqua calda
- Messa in sicurezza antisismica dell’edificio
- Interventi di demolizione e ricostruzione in chiave di risparmio energetico (o antisismica)
14Cosa si intende per demolizione e ricostruzione per accedere ad ecobonus?
Demolizione e ricostruzione di un edificio, possono essere coperte dal bonus 110%, a patto che, nel titolo edilizio rilasciato, sia ben chiaro che si tratta di una ristrutturazione.
Le operazioni di demolizione e ricostruzione, ai fini dell’utilizzo della detrazione prevista dall'Ecobonus 110%, sono consentite solo a determinate condizioni.
Innanzitutto, bisogna rispettare tutti i requisiti minimi legati a parametri di sostenibilità ambientale previsti dai decreti attuativi di cui al comma 3-ter dell’articolo 14 del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63. Molto in sintesi, si tratta dei decreti del ministero dell’Economia e delle finanze del 19 febbraio 2007 e dell’11 marzo 2008.
Si tratta di requisiti relativi a prestazione energetica, trasmittanza termica.
Nel rispetto di questi requisiti minimi, specifica il comma 3 dell’articolo 119 del DL Rilancio, l’agevolazione fiscale al 110% spetta anche per la demolizione e ricostruzione di cui all’articolo 3, comma 1, lettera d, del testo unico dell’edilizia.
Affinché possano rientrare in questa fattispecie, le opere di demolizione e ricostruzioni devono mantenere la stessa volumetria (tranne nei casi in cui non rientrino in un progetto di rigenerazione urbana, se previsti dalle normative vigenti e dagli strumenti urbanistici comunali, in base alle novità del Decreto Semplificazioni). Altrimenti, si tratta di una nuova costruzione.
Per quanto concerne frazionamento e accorpamento delle unità immobiliari, si tratta di norma di opere di ristrutturazione, sempre a condizione che non si modifichino volumetria e destinazione d’uso.
15Quali sono i documenti necessari per accedere al super bonus 110?
I documenti principali, necessari per accedere al bonus, sono:
L’ Attestato di Prestazione Energetica (APE), redatto prima e dopo l’intervento di riqualificazione energetica.
L’asseverazione della documentazione, rilasciata da un tecnico abilitato.
Un Visto di conformità rilasciato da un commercialista, da esperti contabili, dal Caf o da un altro intermediario abilitato, per accedere a sconto in fattura o cessione del credito
16Quali prestazioni energetiche deve raggiungere l’intervento?
Requisito indispensabile è che l’edificio faccia un salto di due classi energetiche (dove non possibile dovrebbe bastare il conseguimento di una classe energetica più alta) testimoniato dall’Attestazione di Prestazione Energetica rilasciata da un tecnico abilitato “nella forma di dichiarazione asseverata”.
Copia dell’asseverazione verrà inviata ad Enea per via telematica.
17Il cappotto termico va installato in tutta la casa?
In generale, per rientrare nel bonus, gli interventi di isolamento termico delle superfici opache, devono coprire almeno il 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio.
18Ci sono regole per i materiali isolanti del cappotto termico?
L’intervento deve essere realizzato con materiali isolanti che rientrino nei criteri ambientali minimi, certificati CAM.
19Come si calcola la superficie disperdente dell’edificio?
La superficie sulla quale dovrai calcolare l’intervento di isolamento (che dovrà coprire almeno il 25%), è quella dell’intero edificio costituito da tutte le unità immobiliari che lo compongono.
20Qual è il ruolo del termotecnico nei lavori da ecobonus 110 %?
Avrà un ruolo fondamentale. Egli è il tecnico che deve analizzare la situazione dell’edificio precedente all’intervento, suggerire gli interventi più opportuni, il rispetto dei requisiti tecnico normativi di legge del progetto e dell’intervento, e la situazione post intervento e redigere la “dichiarazione asseverata”, oltre alla certificazione di prestazione energetica APE.
21Quando va fatta la certificazione energetica APE?
Per rientrare in ecobonus 110%, il passaggio di due classi energetiche dovrà essere attestato da due certificazioni energetiche APE:
Certificato APE, prima dei lavori
Certificato APE, dopo i lavori
22Si può ottenere l’APE per l’intero edificio? O serve un attestato per ogni unità immobiliare?
La certificazione energetica, di norma, si riferisce a una sola unità immobiliare, a prescindere dall’impianto che caratterizza l’edificio.
E’ possibile certificare più unità immobiliari, ma non realizzare la certificazione dell’intero edificio.
In breve, un edificio con più unità abitative, non può ottenere una certificazione globale; servirà una certificazione per ogni unità.
23Chi può rilasciare l’asseverazione obbligatoria?
L’asseverazione della documentazione, dovrà essere rilasciata da un tecnico abilitato.
Nello specifico il decreto attuativo del Mise prevede che il tecnico faccia parte di un Ordine o di un Collegio. Tra gli obblighi previsti, troviamo l’apposizione di un timbro professionale che dimostri l’iscrizione all’Albo professionale.
24Quali altre condizioni sono necessarie per l’ecobonus 110 %?
Se il contribuente esercita l’opzione di cessione del credito o di sconto sul corrispettivo prevista dall’art. 121, egli deve ottenere il visto di conformità da parte di un dottore commercialista o di un CAF che attesta la sussistenza dei requisiti che danno diritto alla detrazione di imposta. Lo prevede l’art. 119, comma 11.
25Cosa succede se i requisiti del bonus non vengono raggiunti, o ci sono degli errori?
Qualora sia accertata la mancata sussistenza, anche parziale, dei requisiti che danno diritto alla detrazione d’imposta, l’Agenzia delle entrate provvederà al recupero dell’importo corrispondente alla detrazione non spettante nei confronti del responsabile in solido (il cliente).
La somma da restituire, sarà maggiorata sulla base degli interessi maturati, oltre alle sanzioni previste dall’articolo 13 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471.
Proprio per questo, per evitare brutte sorprese, è importante fare molta attenzione.
Il tuo progetto di riqualificazione dovrà essere chiaro, progettato con la massima cura, e rispettare le tue esigenze di comfort e tutti i requisiti del bonus.
26Quali sono i massimali di spesa ammissibili per gli interventi complessivi?
I condomìni da due a otto unità immobiliari possono spendere fino a 40mila euro per unità (20mila in caso di sostituzione della vecchia caldaia).
Per i condomini di nove unità, il tetto è di 30mila euro (15mila per la sostituzione della caldaia).
Le case unifamiliari e plurifamiliari, hanno un tetto di 50mila euro per unità (30mila per la sostituzione della caldaia).
27Interventi detrazioni e massimali di spesa: ecco le tabelle del Decreto Efficienza Energetica
28Posso detrarre infissi e serramenti con ecobonus 110%?
Gli infissi rientrano negli interventi “trainati”, che possono accedere ad ecobonus 110%, attraverso un intervento di coibentazione più complesso, che porti al miglioramento di almeno 2 classi energetiche dell’edificio.
29Quali sono gli interventi ‘trainati’, che se inseriti all’interno dell’intervento complessivo, possono essere agevolati con la detrazione dell’ecobonus 110 %?
Il
Superbonus (110%) spetta anche per le spese sostenute per “ulteriori” interventi eseguiti congiuntamente con almeno uno degli interventi principali di isolamento termico, di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale o di riduzione del rischio sismico, precedentemente elencati. Si tratta dei segueni interventu:
- Interventi di efficientamento energetico
- Installazione di impianti solari fotovoltaici
- Infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici.
Tabella con i limiti di spesa
Riportiamo nella seguente tabella i limiti di spesa per ogni tipo di intervento.
Tipo di intervento
|
Spesa massima
|
1. Interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali o inclinate che interessano l'involucro dell'edificio con un'incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell'edificio medesimo o dell’unità immobiliare sita all'interno di edifici plurifamiliari che sia funzionalmente indipendente e disponga di uno o più accessi autonomi dall’esterno. |
Euro 50.000 per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari funzionalmente indipendenti
Euro 40.000 moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari;
Euro 30.000 moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari. |
2. Interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento e/o il raffrescamento e/o la fornitura di acqua calda sanitaria, a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto prevista dal regolamento delegato (UE) n. 811/2013 della Commissione del 18 febbraio 2013, a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all'installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo ovvero con impianti di microcogenerazione o a collettori solari. |
euro 20.000 moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti fino a otto unità immobiliari ovvero euro
euro15.000 moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari |
3. Interventi sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari site all'interno di edifici plurifamiliari le quali siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento e/o il raffrescamento e/o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto prevista dal regolamento delegato (UE) n. 811/2013 della Commissione del 18 febbraio 2013 a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all'installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo ovvero con impianti di microcogenerazione, a collettori solari o con impianti a biomassa con classe di qualità 5 stelle individuata dal decreto del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 7 novembre 2017, n.186, Tale ultimo intervento è ammesso al Superbonus solo nel caso di sostituzione di preesistenti impianti a biomassa. |
euro 30.000 |
4. Interventi di efficientamento energetico di cui all'articolo 14 del decreto-legge n. 63 del 2013, eseguiti congiuntamente ad almeno uno dei precedenti interventi e che assicurino il miglioramento di almeno due classi energetiche ovvero, se non possibile, il conseguimento della classe energetica più alta |
limiti di spesa previsti per ciascun intervento |
5. Interventi di efficientamento energetico di cui all'articolo 14 del decreto-legge n. 63 del 2013 eseguiti su edifici sottoposti a vincoli, anche non realizzati congiuntamente agli interventi di isolamento termico delle superfici opache o di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti, a condizione che assicurino il miglioramento di almeno due classi energetiche ovvero, se non possibile, il conseguimento della classe energetica più alta |
limiti di spesa previsti per ciascun intervento |
6. Interventi di riduzione del rischio sismico (art. 16, commi da 1-bis a 1-septies del decreto- legge n. 63 del 2013). In caso di cessione del corrispondente credito ad un'impresa di assicurazione e di contestuale stipula di una polizza che copre il rischio di eventi calamitosi, la detrazione prevista nell'articolo 15, comma 1, lettera f-bis), del TUIR, spetta nella misura del 90 per cento. |
limiti di spesa previsti per ciascun intervento |
7. Installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica su edifici fino ad un ammontare complessivo delle spese non superiore a dell'impianto solare fotovoltaico eseguita congiuntamente ad uno degli interventi di isolamento termico delle superfici opache o di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti o di riduzione del rischio sismico precedentemente elencati. |
euro 48.000 e comunque nel limite di spesa di euro 2.400 per ogni kW di potenza nominale. In caso di interventi di cui all'articolo 3, comma 1, lettere d), e) ed f), del DPR n. 380 del 2001 il limite di spesa è ridotto ad euro 1.600 per ogni kW di potenza nominale |
8. Installazione, contestuale o successiva all'installazione di impianti solari fotovoltaici, di sistemi di accumulo integrati negli impianti solari fotovoltaici agevolati |
euro 1.000 per ogni kWh di capacità di accumulo del sistema di accumulo, nel limite complessivo di spesa di euro 48.000 e, comunque, di euro 2.400 per ogni kW di potenza nominale dell’impianto. |
9. Installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici a condizione che sia effettuata congiuntamente ad almeno uno degli interventi di isolamento termico delle superfici opache o di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti, sopra indicati |
euro 3.000 |
30Interventi “trainanti” e “trainati”: quali sono, e cosa significa?
Abbinati a lavori di isolamento termico o sostituzione di vecchi impianti di climatizzazione, sarà possibile far rientrare nell’ecobonus 110% i seguenti interventi:
- Sostituzione di serramenti ed infissi
- Schermature solari
- Installazione di caldaie a biomassa
- Installazione di caldaie a condensazione di classe A
- lavori di riqualificazione globale dell’edificio, che rispettino i requisiti specifici descritti sul sito ENEA.
- Installazione di impianti fotovoltaici, inclusi gli accumulatori
- Installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici
31Posso detrarre anche persiane e tapparelle con ecobonus 110%?
Sì, a patto che si tratti di interventi trainati da interventi principali di riqualificazione energetica complessiva, previsti, e adeguati alle regole del bonus 110.
32Posso sostituire anche le porte col bonus 110?
Tra gli interventi trainanti, salvo modifiche e chiarimenti, dovrebbe essere possibile includere anche le porte di ingresso, come le porte blindate.
Fondamentale, è che la porta di ingresso, aiuti a isolare la casa, e migliorare il risparmio energetico.
Per rientrare nel 100 come intervento trainato, la porta dovrà quindi:
- Essere una sostituzione.
- Contribuire al risparmio energetico isolando meglio la casa.
- Riguardare vani riscaldati che danno sull’esterno non riscaldato (quindi una porta di ingresso)
- Avere un valore di trasmittanza termica (Uw) inferiore o uguale a quello previsto dalle normative.
33Quale è la ripartizione nel tempo della spesa degli infissi e delle schermature inseriti nell’intervento complessivo?
Sia nel caso di utilizzo diretto della detrazione che nel caso di cessione del credito di imposta, il periodo di detrazione dovrebbe essere di 10 anni.
34Quali sono i requisiti per i materiali da rispettare per l’ecobonus 110 %?
Non è previsto nulla di specifico salvo per i materiali isolanti per il cappotto termico che devono rispettare i CAM-Criteri ambientali minimi.
35Che cosa sono i criteri minimi ambientali CAM?
I Criteri Minimi Ambientali CAM, fanno parte dei requisiti di accesso al bonus.
Si tratta di requisiti minimi, definiti dal Ministero dell’Ambiente, da rispettare per i materiali utilizzati nella coibentazione dell’edificio.
36Quali dovranno essere i valori di trasmittanza termica che gli infissi dovranno rispettare in questo caso?
I valori dovranno essere quelli attualmente previsti per l’ottenimento da ecobonus.
Si tratta di un elemento che interessa chi progetterà il tuo intervento, e chi installerà gli infissi a casa tua.
37Nel caso di un’unità immobiliare, è possibile ottenere il salto di due classi energetiche installando un adeguato impianto per il riscaldamento, il raffrescamento e la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore e nuovi serramenti ad alta efficienza energetica?
Solo un termotecnico che analizza l’edificio dal vivo può fornire una risposta corretta sull’ammissibilità e l’efficacia dell’intervento. Ci saranno casi in cui l’evidenza sarà immediata, sia in senso positivo che negativo. Tuttavia, nella stragrande maggioranza dei casi, e viste le notevoli cifre in gioco, varrà la pena di commissionare un apposito studio in dettaglio, con tanto di assunzione di responsabilità.
Cessione del credito e sconto in fattura sono meccanismi previsti art. 121 del Decreto Rilancio intitolato “Trasformazione delle detrazioni fiscali in sconto sul corrispettivo dovuto e in credito d’imposta cedibile.”
38Che cosa è la cessione del credito?
39Che cosa è lo sconto in fattura?
Lo sconto immediato in fattura è a tutti gli effetti una ‘cessione del credito’ immediatamente concessa dal fornitore al momento stesso dalla fornitura; la detrazione fiscale connessa all’intervento e destinata a chi sostiene la spesa, viene ceduta al fornitore il quale, in cambio, decurta la sua fattura applicando uno sconto ‘fino a un importo massimo pari al corrispettivo dovuto’
40Quali banche accettano la cessione del credito d’imposta ecobonus?
Le principali banche che accettano la cessione del credito del super bonus sono:
Unicredit
BNL (Banca Nazionale del Lavoro)
MPS (Monte dei Paschi di Siena)
Banca Intesa Sanpaolo
Mediolanum
Credit Agricole
BPER Banca
Generali Italia
Poste Italiane – Banco Posta
41Come funziona la cessione del credito d’imposta?
il committente-contribuente, può scegliere di cedere il credito d’imposta acquisito attraverso ecobonus a un soggetto che abbia interesse ad acquisirlo, magari perché ha molte imposte da pagare.
I credito può essere ceduto a terzi, o direttamente alle banche che si stanno organizzando con sistemi appositi.
Nella pratica, la cessione del credito dovrebbe avvenire attraverso una piattaforma apposita, al momento assente.
Il prezzo del credito d’imposta è libero, il committente, potrebbe quindi trovarsi ad avere comunque delle spese, nonostante il 110%.
Cruciale sarà la figura delle banche, delle finanziarie, e le offerte di acquisto del credito che faranno ai potenziali cedenti.
42Che cosa prevede l’art. 121 del Decreto Rilancio
L’art.121, promuove entrambe i meccanismi; in più, consente una illimitata circolazione del credito, cosa precedentemente limitata a soli due passaggi.
43Quali interventi sono coperti da sconto in fattura e cessione del credito previsti dall’art.121?
Lo sconto in fattura e la cessione del credito sono applicabili a tutti gli interventi che fanno capo al cosiddetto Bonus Casa, all’Ecobonus (sia nella forma tradizionale sia nella nuova introdotta dall’articolo 119), al SismaBonus, al Bonus facciate introdotto dalla scorsa legge di bilancio, all’installazione di pannelli fotovoltaici (che godano di incentivazione ai sensi dei commi 5 e 6 dell’art.119), all’installazione delle colonnine di ricarica per le auto elettriche.
44Potete essere più dettagliati?
Ecco gli interventi agevolati e coperti da cessione del credito e sconto in fattura:
- Recupero del patrimonio edilizio
- Efficienza energetica
- Adozione di misure antisismiche
- Recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti
- Installazione di impianti fotovoltaici
- Installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici
45Quali sono i requisiti dello sconto 110% con Sismabonus?
46In quale periodo temporale devono essere stati effettuati tali interventi?
47Che cosa posso compensare con il mio F24 se decidessi di coprire autonomamente le richieste dei clienti?
I tributi che rientrano negli F24 ordinari e accise sono utilizzabili per la compensazione. Quindi: IVA, IRES, IRAP, IMU, TARI, Contributi INPS e INAIL, IRPEF dipendenti e assimilati, Ritenute e Accise. Esiste un limite massimo cumulativo da rispettare che è stato portato a 1 milione di euro dall’art. 147 del DL Rilancio Incremento del limite annuo dei crediti compensabili tramite modello F24.
48Si possono recuperare anche le spese accessorie (come i costi professionali)?
Sì, le spese professionali sono coperte dal super bonus 110%, a patto che tutto rientri nei requisiti del bonus.
49Quando sono autorizzato a compensare?
Sulla disponibilità effettiva del credito, il Decreto non si pronuncia; nel caso del precedente (L.205/2018) il credito maturava a marzo dell’anno successivo l’intervento. Nel caso dell’art.10 del DL Crescita del 2019 (cosiddetto Sconto immediato) il credito era immediatamente utilizzabile.
50Devo sottoscrivere un contratto con il quale si cede il credito di imposta da ecobonus?
Più che un ‘contratto’ direi che il cliente dovrebbe esibire la ricevuta dell’avvenuta cessione che viene stampata dal portale dell’Agenzia. Quindi sarà il cliente a doversi munire del proprio PIN ed effettuare la comunicazione dell’avvenuta cessione.
51Se in un certo anno non posso compensare, che cosa succede ai crediti di imposta di quell’anno?
Nella versione definitiva che è stata approvata, una rata che non è stato possibile utilizzare in compensazione viene persa.
52Devo cedere tutto il credito di un’operazione o posso cederne una parte e una parte tenermela per me?
Per analogia con i meccanismi attualmente in essere, il credito può essere ceduto in tutto o in parte. Tuttavia, sarà meglio aspettare eventuali pronunciamenti dell’Agenzia.
Il credito d’imposta e’ usufruito con la stessa ripartizione in quote annuali con la quale sarebbe stata utilizzata la detrazione. La quota di credito d’imposta non utilizzata nell’anno non puo’ essere usufruita negli anni successivi, e non puo’ essere richiesta a rimborso.
53Decidessi di usufruire dello sconto in fattura, posso decidere la percentuale da applicare? C’è un massimale da rispettare?
Il capoverso a) del comma 1 parla di ‘un contributo sotto forma di sconto’, non fissando un obbligo sulla ‘quantificazione’ di detto sconto, solo specificando che non potrà superare il valore del corrispettivo. Sicuramente questo punto verrà meglio chiarito in futuri provvedimenti dell’Agenzia.
54Cosa significa importo massimo? E come si calcola la detrazione?
L’importo massimo di cui si parla in ecobonus 110%, è letteralmente la spesa massima su cui si calcolerà il bonus, e le relative detrazioni.
Esempio: 50.000 euro sarà l’importo massimo su cui si calcolerà il 110%, ottenendo un massimo di 55.000 euro di detrazione.
55Se sono state dichiarate cose non veritiere all’Enea, quali sono i rischi?
Il principio generale è che la responsabilità della singola cessione sia sempre in capo al cedente e non al cessionario. Quindi l’azienda non rischia se il cliente dichiara il falso. Essa rischia quando dovesse a sua volta cedere il credito in modo scorretto.
Al comma 7 viene però richiamata una ‘responsabilità in solido del fornitore’ nel caso in cui sia accertato un concorso nella violazione. Va sottolineato che l’articolo 119 che regola il Superbonus chiede esplicitamente che il professionista incaricato sia responsabile ANCHE degli aspetti economici della transazione, per evitare abusi.
Tuttavia, questa clausola vale solo per il Superbonus e non per tutte le altre detrazioni che potrebbero essere oggetto di cessione.
56Come funzionano le verifiche del Fisco e, in caso di irregolarità, quali sono i rischi per il committente?
L’Agenzia delle Entrate analizzerà le opzioni per la cessione e lo sconto in fattura.
In caso di irregolarità, il fornitore che ha applicato lo sconto, o i cessionari che acquistano il credito d’imposta, potrebbero incorrere in provvedimenti e sanzioni.
Se durante i controlli dovesse presentarsi un concorso nella violazione il fornitore o il cessionario parteciperanno in modo solidale.
- I controlli Ecobonus 110 saranno avverranno entro 8 anni.
- Le sanzioni sono molto importanti, si parla di misure dal 100% al 200% dei crediti inesistenti utilizzati.
- Nel caso del super bonus, le indagini non saranno semplici verifiche fiscali, ma si avvarranno anche della collaborazione del Tribunale.
- Chi dovesse sfruttare in modo illegittimo gli incentivi dovrà pagare la somma in detrazione, maggiorata di interessi e sanzioni.
- Se il fatto dovesse costituire reato, si passerà alle sanzioni penali.
57Cosa succede agli altri bonus?
Gli altri bonus, come Bonus Facciate, Ecobonus Infissi, Bonus Giardini e altre agevolazioni attive prima del Decreto Rilancio, rimangono disponibili con i loro requisiti e le loro scadenze.
58Se ho un appartamento o una casa senza impianto di riscaldamento, posso accedere al bonus e installarne uno? O vale solo per la sostituzione?
Per avere accesso al super bonus 110 per cento, le unità immobiliari devono avere un sistema di riscaldamento preesistente.
59Qual è il periodo di rateazione degli interventi trainati?
Per gli interventi trainati, il periodi di rateazione dovrebbe essere di 10 anni.
60In caso di nuda proprietà di un immobile che rispetta i requisiti del bonus, è possibile utilizzare ecobonus 110%?
I proprietari in nuda proprietà di un immobile, dovrebbero avere accesso al bonus 110%.
Il testo del Decreto Rilancio, assieme alla Guida dell’Agenzia delle Entrate, non specificano infatti, al momento, il contrario.
61La detrazione va rapportata all’imponibile IRPEF? E se non ho IRPEF da pagare?
Sì, la detrazione si basa sull’imponibile IRPEF.
Se non possiedi IRPEF da pagare, perdi la detrazione che non è recuperabile.
62Un inquilino, che paga regolarmente l’affitto, può accedere alla detrazione per l’efficientamento energetico prevista dal bonus?
Secondo quanto riporta l’Agenzia delle Entrate, l’inquilino che sostiene le spese per i lavori di riqualificazione, può accedere al bonus 110%.
Questo accade perché il bonus è previsto anche per chi ha un contratto di locazione, di leasing o comodato.
Attenzione però: è necessario che il proprietario dell’immobile approvi i lavori.
63Le spese del condominio, vanno divise per millesimi di proprietà?
Il bonus, non prevede obblighi sulla ripartizione delle spese condominiali.
Sarà l’assemblea di condominio a decidere come gestire il super bonus, e le relative spese.
Importante: i lavori, devono essere approvati con maggioranze ridotte, come avviene per le opere di risparmio energetico.
Dovrebbe quindi bastare la doppia maggioranza dei membri dell’assemblea in seconda vocazione, oltre ai 334 millesimi, a patto che sia presente un attestato di prestazione energetica, necessario comunque per accedere al bonus.
64Posso cambiare anche i pavimenti?
No, i pavimenti non sono coperti da ecobonus.
L’unica possibilità, potrebbe essere quella di rientrare nel bonus ristrutturazioni (bonus al 50%, detrazioni ripartite in 10 anni con massimale di 96mila euro); a patto che l’intervento rientri in una manutenzione straordinaria.
65Se un familiare del proprietario paga i lavori può ottenere il bonus 110%?
Le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate, specificano che un familiare del proprietario, a patto di sostenere le spese dei lavori rispettando tutti i requisiti del bonus, può accedere alle detrazioni.
66Possono usufruirne anche i conviventi?
Sì, ecobonus 110% si applica anche ai conviventi, a patto che sostengano le spese e rispettino i requisiti del bonus.
Il bonus, si applica inoltre anche su una eventuale casa, non principale, dove avviene di fatto la convivenza.
Per accedere al bonus è però necessario che la convivenza sia già iniziata prima, o almeno entro l’inizio dei lavori.
67Una partita IVA, all’interno di un condominio, può accedere al bonus?
Possono accedere al super bonus 110, nel caso di unità immobiliari legate alla vita privata all’interno di un condominio, anche persone che svolgono attività d’impresa o arti e professioni.
68Quali altre spese si possono detrarre col super bonus?
Dalle indicazioni dell’Agenzia delle Entrate, si possono detrarre anche costi accessori come:
- Materiali
- Spese di progettazione
- Spese professionali (analisi, sopralluoghi)
69Come funziona la cessione del credito: una guida passo per passo del processo di comunicazione all’Enea
Per utilizzare lo sconto in fattura o la cessione del credito d’imposta:
- Si può inviare una comunicazione all’Agenzia delle entrate nel periodo tra il 15 ottobre 2020 e il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui si sostiene la spesa.
- Dovrà essere utilizzato un modello specifico, disponibile sul sito dell’Agenzia.
- La comunicazione dovrà essere inviata attraverso il web, anche utilizzando degli intermediari, dal beneficiario del super bonus, in caso di unità singole, o dall‘amministratore di condominio, per gli interventi condominiali.
- Per gli interventi che danno diritto al superbonus 110%, sarà il soggetto che rilascia il Visto di conformità ad inviare la comunicazione.
70Come funziona l’esercizio di opzione?
La Circolare dell’Agenzia, ha chiarito anche il funzionamento dell’esercizio di opzione:
- I cessionari e i fornitori possono utilizzare il credito d’imposta solo per la compensazione, e sulla base delle rate residue di detrazione non utilizzate dal beneficiario.
- Il credito d’imposta è fruibile dal giorno 10 del mese successivo alla ricezione della comunicazione (non prima del 1° gennaio dell’anno successivo al momento in cui sono state sostenute le spese).
- Le quote annuali, sono le stesse della normale detrazione.
- I cessionari e i fornitori, dal giorno 10 del mese successivo alla comunicazione, hanno la possibilità di cedere il credito ad altri soggetti, comprese banche, istituti di credito e intermediari finanziari
71Le detrazioni sono cumulabili?
No, non è possibile cumulare le detrazioni. Se hai accesso al 110%, e deciderai di utilizzarlo, potrai usare solo quello. In breve, le detrazioni non si sommano.
Nel caso di altri interventi, non inclusi e non trainabili, potrai comunque sfruttare le altre agevolazioni a disposizione.
Per essere più chiaro ti faccio un esempio: se utilizzi il 110% per cappotto e infissi, ma hai deciso di ristrutturare anche altri elementi della casa, potrai sfruttare il 110% sugli interventi del super bonus e, in modo separato (con relativi requisiti e documentazione) altri eventuali bonus per gli interventi che farai in casa.
I bonus quindi non si sommeranno ma saranno gestiti in modo separato.
72Cosa fare se nel condominio non c’è l’amministratore condominiale?
In caso di condominio senza amministratore condominiale, saranno i condomini stessi ad accordarsi per richiedere gli interventi del super bonus.
L’accordo dovrebbe basarsi sulla maggioranza.
Per l’accesso diretto al bonus, servirà il codice fiscale del condomino che effettuerà gli adempimenti necessari ad accedere alle detrazioni.
Un condomino si prenderà quindi la responsabilità di gestire il super bonus, effettuare i pagamenti (attraverso il proprio conto o quello del condominio).
Sarà lui a certificare alla fine l’importo versato da ciascun condomino, in modo che questi possano usufruire delle detrazioni fiscali.
73Si può accedere al super bonus solo con la sostituzione degli infissi?
Nell’ambito del bonus 110%, la sola sostituzione dei vecchi infissi, con serramenti prestanti che aiutino a fare un salto di due classi energetiche è possibile in un solo caso specifico.
Come riporta l’articolo 119, puoi avere accesso al bonus, sostituendo solo gli infissi:
- Se l’edificio è sottoposto ad uno dei vincoli previsti dal codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42
- Se gli interventi necessari ad accedere al bonus sono vietati da regolamenti edilizi, urbanistici e ambientali
In questi due casi, la detrazione si applica anche agli interventi “trainati”, compresi gli infissi.
- Per accedere al bonus dovrai comunque migliorare l’edificio di almeno due classi energetiche, certificate attraverso l’APE.
74Un residente all’estero, può accedere al super bonus 110%?
Gli italiani residenti all’estero, iscritti all’AIRE, possono beneficiare di alcuni incentivi del bonus 110.
Nello specifico dovrebbero poter accedere a sconto in fattura e cessione del credito.
75Cosa rischia il committente se non vengono rispettate le normative sulla sicurezza in cantiere?
In caso di mancato rispetto delle normative sulla sicurezza in cantiere, il bonus non è valido.
Questo significa che il committente, dovrà pagare i lavori senza le detrazioni, oltre ad avere la responsabilità relativa al mancato rispetto delle norme di sicurezza o di eventuali comunicazioni.
76Quando va richiesto, e quando viene rilasciato il Visto di Conformità?
Il Visto di conformità, dovrà certificare che i diversi professionisti che si sono occupati dei lavori, abbiamo rilasciato tutte le asseverazioni e le attestazioni necessarie ad accedere al bonus.
L’asseverazione è rilasciata ad ogni stato di avanzamento, e a fine lavori.
Nello stesso modo, il Visto di Conformità, dovrà attendere fine lavori, o stadi di avanzamento del cantiere.
77Se ci sono delle modifiche strutturali, è obbligatorio fare la variazione in catasto per accedere al bonus?
Ecobonus 110%, non riguarda le ristrutturazioni.
Alcuni interventi di ristrutturazione potrebbero essere però “trainati” da interventi principali del bonus.
In questo caso, la variazione al catasto non è necessaria per accedere al bonus.
La variazione in catasto andrà quindi effettuata nel rispetto delle normative vigenti, ma non in relazione al super bonus 110.
78Posso accedere al bonus se ho iniziato i lavori senza certificazione APE?
No, chi ha iniziato i lavori senza Attestato di Prestazione Energetica precedente all’avvio, non ha accesso al bonus.
Questo perché, senza APE, non è possibile verificare l’effettivo miglioramento della classe energetica dell’edificio, necessario per beneficiare del bonus 110.
79Quali documenti vanno presentati alle banche per ottenere la cessione del credito?
Per ottenere la cessione del credito con la banca, dovrai presentare una serie di documenti e certificazioni.
Serviranno certificati di proprietà, autodichiarazioni, oltre a una documentazione tecnica dei lavori, da inviare nelle diverse fasi di avanzamento.
Si tratta di 36 documenti
80Si può sfruttare il bonus per le case prefabbricate?
Se hai intenzione di sfruttare il bonus 110 per realizzare una casa prefabbricata, puoi farlo grazie all’estensione del super bonus a demolizione e ricostruzione in chiave energetica.
Dovrai comunque rispettare tutti i requisiti specifici della demolizione, migliorando la classe energetica precedente, e mantenendo un volume uguale o inferiore a quello dell’edificio originale.
81Nel caso di un edificio di tipo condominiale con un solo proprietario, è possibile accedere al bonus?
No, come specifica l’Agenzia delle Entrate, il 110 non si applica ad interventi sulle parti comuni di due o più unità immobiliari distintamente accatastate di un edificio con un solo proprietario.
82Cosa succede alle detrazioni in caso di trasferimento di proprietà, per esempio in caso di vendita della casa?
In caso di trasferimento di proprietà, salvo accordi particolari, le detrazioni si trasferiscono al nuovo proprietario, in questo caso all’acquirente.
83Cosa significa edificio unifamiliare?
Per edificio unifamiliare si intende un’unità immobiliare unica con proprietà esclusiva e funzionalmente indipendente, destinata all’abitazione di un singolo nucleo familiare, con uno o più ingressi autonomi.
In breve, la classica casa singola, libera sulle quattro pareti, dove abita una famiglia.
84Cosa significa villetta a schiera?
Per villetta a schiera, si intende una unità abitativa parte di una serie di case accostate una all’altra.
Anche in questo caso si tratta di unità abitative molto comuni, soprattutto nei centri urbani.
85Quali sono i requisiti delle villette a schiera per accedere al 110?
Come specificato nel PDF dell’Agenzia delle Entrate, per accedere al super bonus, una villetta a schiera, dovrà avere:
Indipendenza funzionale (impianti di proprietà esclusiva)
Accesso autonomo (per esempio un normale portone che permette un accesso esclusivo alla casa dalla strada)
86Si può usufruire del bonus anche con piccolo abuso sanabile?
Un edificio con piccoli abusi edilizi sanabili può, a determinate condizioni, accedere al Superbonus.
- il bonus è disponibile anche se il procedimento di condono non è ancora concluso.
- Gli interventi agevolabili NON devono essere quelli in oggetto del procedimento di satatoria: non avrai quindi accesso al 110 per gli interventi per cui hai richiesto il condono.
- Per usufruire del bonus serviranno comunque una autocertificazione che indichi la data di inizio lavori, la tipologia dei lavori che dovrà essere “libera“, oltre a una dichiarazione che testimonia l’eccedenza pari o inferiore al 2%.
Questa eccezione, riguarda comunque i soli abusi edilizi di lieve entità per i quali si sia richiesto condono.
87Cosa succede al 110 in caso di gravi abusi edilizi?
Per gli abusi edilizi non sanabili, il bonus 110 viene annullato.
Inoltre, in caso di difformità delle opere edili, rispetto a quelle comunicate ad inizio lavori per mezzo delle apposite documentazioni (Scia, Dia, Cila), la detrazione viene annullata.
In questo caso l’amministrazione finanziaria si occuperà di recuperare, con sanzioni e interessi, la detrazione utilizzata dal contribuente.